Gli Usa impongono un limite di 100 km per gli attacchi ucraini in territorio russo, secondo il Washington Post. Le reazioni di Kiev.
Gli Usa hanno stabilito un nuovo limite per l’utilizzo delle armi americane da parte dell’Ucraina: le forze armate ucraine possono colpire obiettivi entro un raggio di 100 km dal confine russo. Questa restrizione, riportata dal Washington Post, deriva da un accordo tra Washington e Kiev e mira a contenere l’escalation del conflitto. Due fonti ucraine hanno confermato al quotidiano americano che le nuove regole impediscono a Kiev di colpire basi russe da cui partono attacchi devastanti, inclusi i lanci delle bombe FAB 3000, capaci di causare danni enormi.
La posizione degli Usa
Il Pentagono ha chiarito la propria posizione tramite il portavoce maggiore Charlie Dietz, affermando che gli Stati Uniti hanno autorizzato l’Ucraina a utilizzare armi americane per difendere il proprio territorio, senza specificare un limite geografico preciso. Dietz ha sottolineato che l’autorizzazione è volta a permettere all’Ucraina di rispondere agli attacchi provenienti da oltre il confine, inclusi i sistemi di difesa per colpire aerei russi che minacciano lo spazio aereo ucraino.
Il consigliere per la Sicurezza nazionale, Jake Sullivan, ha espresso un concetto simile, ribadendo che la decisione non riguarda la geografia ma il buon senso. Se la Russia attacca dal proprio territorio, ha senso che l’Ucraina possa rispondere oltre il confine. Tuttavia, nonostante queste dichiarazioni, il Washington Post riporta che le forze ucraine sono consapevoli di non avere totale libertà nella scelta degli obiettivi da colpire in territorio russo.
Analisi delle operazioni militari
Le recenti operazioni militari ucraine indicano l’esistenza di vincoli e restrizioni più o meno rigide. In particolare, l’Ucraina non può utilizzare i missili a lungo raggio Atacms per colpire oltre il confine russo. Una fonte ucraina ha riconosciuto che le armi americane hanno modificato il quadro del conflitto, permettendo di infliggere perdite significative al nemico lungo la linea del fronte, ma ha anche ammesso che il raggio e la categoria di armi disponibili non sono sufficienti.
L’Institute for the Study of War (ISW), un think tank americano, ha confermato che l’Ucraina può colpire solo una piccola area lungo il confine, riducendo del 15% le zone utilizzate dalla Russia per lanciare attacchi. Sebbene questa autorizzazione condizionata rappresenti un passo avanti, non è ancora sufficiente per indebolire significativamente le operazioni russe.
Le nuove direttive americane mirano a mantenere un equilibrio delicato nel conflitto, cercando di evitare un’escalation ulteriore mentre si offre supporto all’Ucraina nella difesa del proprio territorio.